MA IN QUESTE ELEZIONI LE COSE NON STANNO COSI’?

 

Tagliando di netto le polemiche giornalistiche ricorrenti che sinora non pare abbiano contribuito ad un miglioramento della condizione generale e le ciarle avvilenti dei politicanti affannati dagli ultimi sgoccioli di campagna elettorale, le cose in definitiva, ed a rigor di logica, non si configurano abbastanza schematicamente?

A destra (l’unica che esista): Forza Italia (ma guarda chi c’è) con Berlusconi (incandidabile che fa una campagna elettorale più “miracolistica” del solito piazzando addirittura il suo nome sul simbolo di partito, cosa piuttosto curiosa ma che non desta particolari perplessità, il cui candidato premier è mistero – no, non più: Antonio Tajani????? – neppure troppo interessante, e che comunque invita a portare a votare i “vecchietti”, per i quali prevede anche un ministero, che si sa, nasce sempre per risolvere un problema più che per piazzare persone) si allea con la Lega di Salvini (che dice di voler essere Premier pur sapendo l’arditezza della cosa) e i Fratelli d’Italia della Meloni (stesse ardite prospettive del precedente), entrambi a più riprese e continuamente avversi ed avversari del grande “papà di Arcore”, che però “improvvisamente” svoltano e si affidano ancora a lui per tentare non si sa bene cosa, finora sicuramente un delizioso siparietto fuorionda in cui manifestano principi di panico per “l’avanzata grillina” e speranze di un risultato Pd non disastroso come annunciato.. Veterani della politica che ricercano verginità e riscatto politico (da se stessi immagino) ma sempre sotto le ali dell’”anziano padre”. Alfieri di indipendenza e coraggio politico mi sembra di capire (o la solita pesante pietanza di realismo politico). Ma allora chi sarà il Premier? Con quali prospettive? La cosa proprio non intriga, se non il collo.

Obiettivo comune (oltre a quello del benessere del popolo italiano): RESTARE IN CAMPO A DISPETTO DI QUELLA SETTA DI INCAPACI DEI 5 STELLE. POI TANTO DOPO LE ELEZIONI, PER IL BENE DELL’ITALIA, UN GOVERNO DI RESPONSABILITA’ NAZIONALE, MAGARI PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE, SISTEMERA’ UN PO’ TUTTI, POSSIBILMENTE PER ALTRI 5 ANNI

Slogan: FORZA ITALIA LEGA I FRATELLI

 

A sinistra: (che si è estinta): Pd che politicamente non focalizzo quante ne abbia azzeccate a partire dal suo “doloroso parto”, ed ha piazzato una serie di Premier diciamo politicamente fragili e mai realmente legittimati, che dopo l’ennesima avventura renziana (che ancora fatica a capire quanto stia sullo stomaco ad una buona fetta di concittadini) e il rifugio nel cortese Gentiloni, delira su una possibile maggioranza. Una maggioranza da soli? Con quale Premier non è dato sapere, forse ancora il cortese Gentiloni? Il ragionamento attenta alle tempie.

Liberi e uguali (dio mio la comunicazione non sarà tutto però un pochino sì), e va bene, passiamo sopra l’obsolescenza retorica del nome, ma da chi è composto? Da persone che dopo aver avallato 5 anni di politiche PD e subìto le fustigazioni del narcisismo renziano, all’ultimo momento (ma proprio all’ultimo, chissà perché..) decidono di scindersi e fondare un vero partito di sinistra..Che grandi affabulatori! E si affidano alla figura rassicurante di Grasso come leader (che evidentemente non lo è, politicamente parlando, per natura). Loro non si alleano, e d’altronde non avrebbero potuto fare diversamente, non ci sono proprio partiti con i quali potersi alleare, altrimenti, forse..Comunque almeno si esimono dal presentare un candidato Premier tanto per.

Obiettivo comune (oltre a quello del benessere del popolo italiano): RESTARE IN CAMPO A DISPETTO DI QUELLA SETTA DI INCAPACI DEI 5 STELLE. POI TANTO DOPO LE ELEZIONI, PER IL BENE DELL’ITALIA, UN GOVERNO DI RESPONSABILITA’ NAZIONALE, MAGARI PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE, SISTEMERA’ UN PO’ TUTTI, POSSIBILMENTE PER ALTRI 5 ANNI

Slogan: LIBERI E UGUALI DI RACCONTARSI SEMPRE LA STESSA STORIA NON PIU’ DEMOCRATICA

 

Al centro (ma non era il grande?): improvvisamente smagrito, non pervenuto, con qualche transfuga nascosto negli altri schieramenti.

Obiettivo comune: SI SALVI CHI PUO’

Slogan: SI SALVI CHI PUO’

 

Movimento 5 Stelle: E’ inciampato qualche volta ma rimasto sostanzialmente coerente rispetto a quanto promesso (cosa imperdonabile), ha trascorso 5 anni in Parlamento imparando qualcosa immagino (ma sono sempre incapaci incompetenti per le altre maestranze politiche, per cui la politica non si può imparare, o nasci imparato, o fai parte delle loro fila oppure da principiante non avresti neppure il diritto di presentarti), ha presentato in anticipo la possibile composizione di governo con i tanto invocati profili di rispettabilità e competenza (forse con un desiderio di accreditamento istituzionale dal sapore un po’ troppo tecnico e meno empatico, ma questo è un altro discorso), cosa che magari aiuta le persone ad avere un po’ più di chiarezza su chi potrebbe governarli (anatema! I 5 Stelle non possono presentare, e pure in anticipo, persone rispettabili e competenti! Sono incapaci incompetenti per legge, secondo la Costituzione possibilmente, e non potranno mai diventare altro).

Obiettivo comune: CI PROVANO

Slogan: CI PROVIAMO

 

QUALCHE SEMPLICE CURIOSITA’: La radicale Bonino istituzionalizzata completamente (non dico essere  irriconoscibili, irriverenti, provocatori di pasoliniana memoria, ma un tale trasformismo – realismo – politico è degno di talento..). Alfano, delfino berlusconiano, alleato renziano, pluriministro, rampante quarantenne che addirittura rinuncia a candidarsi (proprio nessuno deve avergli proposto alcun apparentamento politico altrimenti questo auto oscuramento potrebbe esser dovuto ad un’illuminazione spirituale).

 

IN CONCLUSIONE:

Insomma, pur non essendo un fanatico dell’assoluta coerenza, competenza e dell’assolutezza in genere, comunque devo constatare che quanto a logica il panorama politico assume ancora i contorni della paranoia, pur convergendo ovviamente sulla sciaguratezza dei 5 Stelle (che a rigor di logica però sembrano i più normali). Sono gli unici che hanno presentato in anticipo candidati ministri con i tanto invocati “requisiti minimi di decenza” (simili alle declamate competenze – ad esempio e per citare gli ultimi – della Lorenzin alla Salute o di Alfano agli Esteri, della Pinotti alla Difesa o della Fedeli all’Istruzione, di Lotti allo Sport o di Orlando alla Giustizia, di Galletti all’Ambiente e via dicendo), e la presentazione della possibile squadra di governo è senza dubbio anche un’intelligente strategia di comunicazione (c’è anche chi è indubbiamente bravo in questo), ma quanto meno utile; che se avessero potuto farla, e fosse venuta in mente, anche agli altri capi partito, ci avrebbero appeso il cappello subito e gridato ad un’ammirevole e storica trasparenza, altro che rispetto per le prerogative del Presidente della Repubblica. Sì, direi paranoia, come la frequente abitudine di apostrofare gli altri con le parole che si dovrebbero usare per se stessi.

Ma in queste elezioni le cose non stanno così?

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.