SOSTITUIRE LA DIFFAMAZIONE CON LA DELAZIONE PUBBLICA? BRILLANTE!

Pagina antidiffamazione Pd

 

Il Partito Democratico ha deciso di mettere a disposizione una mail: [email protected] e una pagina web https://www.partitodemocratico.it/segnalazioniweb/, il cui titolo recita: Su questa pagina è possibile segnalare i casi di diffamazione sul web contro la comunità delle democratiche e dei democratici. Aiutaci a rendere il web un posto migliore.

Una pagina a cui chiunque può inviare segnalazioni e link di ogni forma di diffamazione via social, anche perché, viene sottolineato, si tratta di un’iniziativa che andrà avanti nel tempo, grazie anche a un gruppo di ragazzi volontari del Pd. Tutte le segnalazioni saranno poi visionate dagli avvocati.

L’esperimento, anche se in forma diversa e se non ricordo male, era già stato tentato (in vista delle elezioni) sotto la segreteria Bersani, con la cosiddetta “War Room” gestita dai giovani democratici, e l’esperienza pare non si sia rivelata esaltante.

Si tratta di decisioni, a mio modo di vedere, che ribadiscono l’assenza di caratura politica che vorrebbe un grande Partito battersi con le grandi Voci, i grandi Poteri e sui grandi Temi, non con singoli e più o meno anonimi rabbiosi del web in grado al massimo di autoridicolizzarsi.

La finalità sarebbe quella di “educare” con un atto che inviterebbe a rendere il web un posto migliore sostituendo alla diffamazione la delazione pubblica? Brillante! Il modo migliore di contrastare rabbia ed aggressività.

Ripeto qui ciò che ho già commentato al post dei Democratici: Segretario, “inquisisca” il suo Partito dall’interno (come già l’ha invitata – non solo a Lei – non troppo velatamente a fare Piercamillo Davigo), nettandolo da chi debba essere nettato, in primis dai personaggi che paiono “brigare” nascostamente per le nomine di alcune tra le più alte cariche della magistratura. E’ in gioco lo Stato di Diritto altro che le fake news. Si combatte il degrado solo con il Coraggio e l’Autorevolezza dei Contenuti e delle Azioni. Si educa con l’Esempio. Sono i fondamentali della Pedagogia.

Divenire Leoni di Tribunale contro i “leoni da tastiera” è un atto poco onorevole di cui non si avverte né bisogno né urgenza, perché apparire deboli coi forti e forti coi deboli è un battito di ciglia.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.