UN EX BAMBINO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Signor Presidente della Repubblica, sono un bambino e le scrivo non in quanto Presidente ma perché da quello che ho sentito dire lei rappresenta l’unità proprio della Repubblica (che sarebbe lo Stato e questo mi sembra di capirlo bene). Ho anche sentito dire alcune cose riguardo a questa Repubblica ma non mi è riuscito di chiarirmele bene per cui forse solo lei saprà usare quelle parole semplici che me la descrivano più chiaramente.

Dicono che la Repubblica si fondi su una Carta che l’ha fatta e che è chiamata Costituzione, di questa carta ne ho sentito parlare come qualcosa di sacro nonostante di cose sante in giro non mi riesce ancora bene di vederle. Ho sentito che la Repubblica si fonda anche su un’Assemblea di persone elette dai cittadini e che li rappresenterebbero con onore, anche qui però, non saprei dirle in Assemblea, ma tra i cittadini di onore mi riesce un po’ difficile trovarne e probabilmente abituato come sono non riuscirei a vederlo neppure in me. L’onore è una cosa importante!

Mi hanno detto che per essere sicuri che sia rispettata quella Carta così importante c’è una Corte di altrettanto importanti giudici che, assieme a lei, la vigilerebbero con grande attenzione.

Allora bene mi sono detto, abbiamo una Carta così importante, un Presidente della Repubblica e uno del Consiglio, una Corte e un’Assemblea eletti dalle persone che se ne prendono cura, possiamo stare tranquilli.

Poi però mi hanno anche detto che tutte queste persone che dovrebbero curarci non sono proprio state elette dai cittadini ma che in un modo o in un altro se le sono ritrovate lì.

Come mi dico, non può essere? Se i cittadini non eleggono chi sarebbe che li cura, qualcun altro?

Insomma parrebbe che la Corte di giudici, letta la Costituzione, avrebbe detto che gli uomini che siedono all’Assemblea non sarebbero legittimati a farlo perché i cittadini non si sarebbero espressi secondo regole giuste. Ma se le regole non sono giuste io non posso neppure giocare una partita a pallone e allora anche l’Assemblea non è giusta, e neppure il Presidente della Repubblica e quello del Consiglio sono giusti?

Insomma non ci sarebbe nulla di giusto in questa Repubblica? Solo la Costituzione a questo punto parrebbe giusta. Ma mi dicono che il Presidente del Consiglio sbagliato, la maggioranza dell’Assemblea sbagliata vorrebbero cambiare proprio quell’unica cosa giusta, ed anche il Presidente della Repubblica un po’ sbagliato assieme alla Corte dei giudici un po’ sbagliati non si accorgerebbero di questo grande sbaglio.

Ma come è possibile? Non so, forse allora sbaglio io perché sono solo un bambino.

Comunque per me i bambini le cose giuste sanno vederle. Ma lei che ne pensa signor Presidente, mi darebbe una mano a capire?

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.