Benvenuti nell’Italia orwelliana del 2020

Sul sito americano ZeroHedge si commenta la situazione italiana come uno scenario distopico orwelliano.

Traduzione di “Welcome to Orwellian Italy 2020”, pubblicato il 4 aprile 2020 su Zero Hedge

Le restrizioni tardive, contraddittorie e allo stesso tempo draconiane imposte in Italia – che non hanno uguali negli altri paesi europei – risultano  così insensate anche da un punto di vista medico e di ragionevolezza da parer rispondere a un altro scopo: quello di minare il morale degli italiani per prepararli a subire il default ormai inevitabile, a causa del lockdown e del rifiuto di qualsiasi adeguata misura di sostegno fiscale. Lo strumento del MES è già stato predisposto, e così la task force di emergenza, già premunitasi di ogni immunità civile e penale.

In Italia circola un video che mostra un poliziotto armato che interrompe bruscamente la celebrazione della Messa in una piccola città del nord della Lombardia, ordinando al sacerdote di interrompere immediatamente la celebrazione e di far uscire i partecipanti. Il sacerdote rifiuta e prosegue la Messa, dicendo al Carabiniere che ci sono solo 13 partecipanti alla Messa, ben distanziati tra loro e ognuno con una mascherina. Il sacerdote verrà successivamente multato di 680 euro e ciascun partecipante 280 euro, tutti per violazione delle attuali misure del governo contro gli eventi pubblici a causa del Covid-19.

Non importa se il poliziotto ignorava totalmente il Codice Penale italiano che afferma (art. 405) che chiunque interrompa i riti religiosi all’interno di un’area pubblica o di un edificio pubblico (una Chiesa in questo caso) potrebbe subire una pena detentiva fino a 2 anni. Non importa l’art. 19 della Costituzione italiana che tutela specificamente la libertà di religione e i riti religiosi. L’attuale governo italiano, probabilmente il peggiore della storia italiana recente e remota, ha abbandonato ogni possibile maschera di decenza e rispetto almeno delle leggi fondamentali come la Costituzione italiana che – teoricamente – dovrebbero essere al di sopra di qualsiasi altra legge del Paese.

Questo episodio è solo un’altra scena orwelliana che solo poco tempo fa sarebbe stata considerata impossibile. Gli italiani si stanno rapidamente abituando a scene da incubo che potrebbero benissimo essere la trama di un film horror trash, dai convogli dell’esercito che trasportano cadaveri dalle aree più colpite per essere cremati altrove e senza un funerale (e soprattutto senza autopsia) ai droni ed elicotteri che sorvolano camminatori solitari lungo una spiaggia o un parco pubblico, alla polizia che minaccia e distribuisce multe a chiunque sia scoperto fuori casa “senza motivo”.

Ragione, logica, decenza e buon senso sono finiti tutti fuori dalla finestra e in un arco di tempo che solo pochi mesi fa nessuno avrebbe potuto mai immaginare. La principale autorità morale che ci si sarebbe potuti aspettare almeno mettere in discussione l’attuazione di queste misure folli ha rapidamente abdicato al suo ruolo. In effetti, la Chiesa cattolica ha rapidamente adottato delle misure che nella maggior parte dei casi sono andate anche oltre quanto richiesto dalle autorità pubbliche, chiudendo Chiese, Messe e funerali, senza porre domande. E ad esempio nel caso del prete che ha insistito per celebrare la Messa, lo ha rapidamente liquidato come un reietto ribelle e inopportuno.

Oltre a tutto questo, l’attuale governo italiano, alias La Junta, ci ricorda in effetti una giunta militare sudamericana che ha preso il potere con un colpo di stato. Chiamatelo come volete, questo colpo di stato, Pandemia, Covid-19, il Virus, qualunque cosa. Le libertà civili sono state sospese anche al di là delle semplici necessità mediche e della ragionevolezza, molto peggio che in qualsiasi altro paese in Europa. I governi italiani di oggi sembrano la replica di un governo fantoccio istituito da potenze straniere, proprio come nel 1943, dopo che l’Italia fu divisa sotto due Governi, uno a sud nella zona occupata dagli Alleati e uno a nord nella zona occupata dalla Germania. Nessuno ha eletto questo governo, i suoi ministri, il Primo Ministro, i viceministri.

Appartengono a una strana coalizione di ex arcinemici divenuti –nottetempo – vecchi amici uniti dallo scopo di dividersi il potere.

M5S (Movimento 5 stelle) e il PD (Partito Democratico) erano nemici giurati prima che questo nuovo governo si formasse nel 2019, in quella che evidentemente è stata una tipica commedia all’italiana. Ora vanno molto d’accordo, non solo politicamente, ma anche, che coincidenza, geograficamente. A parte alcuni ministri e viceministri, la maggior parte dei membri di questo governo proviene dall’Italia meridionale, incluso il Primo Ministro Conte. La stragrande maggioranza di loro non ha precedenti esperienze lavorative di alcun genere, se non quella di essere nella politica sin dalla tenera età.

Dopo una serie infinita di nuove misure e restrizioni, il più delle volte in contraddizione reciproca, e in aperta violazione delle leggi costituzionali, il governo ha finalmente imposto a metà marzo un lockdown a livello nazionale, quando era davvero troppo tardi, in quanto migliaia di persone provenienti da tutta Italia hanno avuto tutto il tempo di rientrare dalla zona più colpita d’Italia, la Lombardia, alle loro città e ai loro paesi. Il fatto che la pandemia non si sia effettivamente diffusa – a parte pochi casi isolati – nell’Italia meridionale è stata una benedizione, in quanto avrebbe potuto essere un disastro di proporzioni bibliche, dato che il sistema di assistenza sanitaria pubblica nel sud è notoriamente inferiore a standard decenti, almeno sicuramente al di sotto della capacità di affrontare una tale emergenza.

Sfortunato, o meglio ancora “senza speranza”, l’attuale Ministro italiano della sanità pubblica, Roberto Speranza è un esempio appropriato di come funziona questo governo. Con una laurea in scienze politiche e nessuna esperienza di nessun genere in campo medico, ha nominato un team di (cosiddetti) esperti guidati da un altro esperto, che asseriva essere un membro dell’OMS, tra gli altri riconoscimenti e successi nel campo medico.

Pochi giorni fa però l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si è sentita in dovere di rilasciare una dichiarazione ufficiale in cui prende formalmente le distanze dal dott. Walter Ricciardi, l’ultra esperto del ministro senza speranza, dichiarando che non è un membro dell’OMS, e avvertendo che le sue opinioni “non dovrebbero essere associate” con quelle dell’OMS. In realtà il tipo è un ex attore di serie B in film italiani poco noti, ma una laurea in Igiene e le giuste connessioni politiche gli hanno valso un posto di alta reputazione come direttore dell’ISS (l’Istituto Superiore di Sanità) fino al 2018, quando si è dimesso dopo un’inchiesta sulle sue collaborazioni (mentre era direttore dell’ISS) con le case farmaceutiche e i suoi sforzi per rendere obbligatorio un vaccino contro il meningococco B, che si è rivelato essere completamente inutile.

Non ci vuole una laurea in scienze politiche per notare che si tratta di un governo fatto di patetici Quisling, le cui uniche preoccupazioni sono di mantenere le loro (redditizie) poltrone il più a lungo possibile, seguendo gli ordini loro imposti su base giornaliera da Bruxelles o Berlino. Quando altri paesi hanno offerto il loro aiuto, come la Russia, nonostante le dichiarazioni di calorosa gratitudine da parte della maggior parte delle autorità locali più colpite dal virus, le notizie sulle squadre russe che operano nel nord Italia sono praticamente scomparse. Ciò è accaduto dopo che La Stampa, notoriamente uno dei principali media giornalistici pro-UE di Torino, ha espresso aperti dubbi sulle “reali motivazioni” della generosità della Russia con l’Italia.

Tutti concordano sul fatto che le restrizioni imposte agli italiani e alle loro libertà civili non sono solo draconiane sono insensate, anche dal punto di vista medico di base, implementate ufficialmente per curvare la diffusione del virus, ma in realtà per distruggere il morale e la volontà delle persone.

Perché? Perché il peggio deve ancora venire. La volontà e la risolutezza degli italiani devono essere spezzate, al fine di inaugurare tagli e “riforme” in stile greco che metteranno l’Italia in ginocchio, quindi costretta ad accettare qualsiasi misura imposta dall’UE.

L’acronimo onnipresente in questi giorni in Italia non è Covid. È MES, che sta per Meccanismo europeo di stabilità. Sorvolando su tutti i tecnicismi non essenziali, andiamo dritti a cosa significherà per l’Italia, in termini semplici. Questo governo Quisling, avendo ostinatamente rifiutato di adottare le misure economiche che tutti gli altri paesi europei hanno implementato, sta semplicemente esponendo l’economia a un grave rischio di default. Quando diventerà inevitabile, allora il MES interverrà e costringerà l’Italia, al fine di “essere salvata” dal completo collasso, ad accettare una raccapricciante varietà di misure di “ripresa”, proprio come è accaduto in Grecia negli anni precedenti.

Deja-vu, ancora una volta. Proprio come nel 2011 le improvvise – forzate – dimissioni di Berlusconi alla carica di Primo Ministro italiano hanno visto l’allora Presidente dell’Italia Giorgio Napolitano nominare un nuovo governo non eletto per l’attuazione di “riforme economiche” guidato dal tecnico europeo Mario Monti, il calvario si sta ripetendo nel 2020, per gentile concessione questa volta di un Invisible Enemy (alias Covid-19) e dell’inevitabile arresto improvviso dell’economia italiana, così una “task force” di esperti che sovrintende alle politiche economiche del governo è stata nominata dal Presidente italiano Mattarella.

Inserisci Vittorio Colao, il cui CV è praticamente un cliché che è inutile menzionare. Ex CEO di Vodafone, Master in Business Administration ad Harvard, esperienze in Morgan Stanley, McKinsey, Unilever e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Per non parlare del suo rapporto personale con Bill Gates, George Soros e altri simili.

Subito dopo essere stato nominato, Colao ha chiesto per sé stesso e i suoi “esperti” associati la completa immunità civile e penale.

Pensate che una richiesta – come dire – così particolare abbia fatto notizia? Quasi per nulla. Dobbiamo a pochi rappresentanti dei partiti di opposizione che hanno denunciato la singolare richiesta il fatto che in qualche modo la notizia sia stata data.

Silenzio completo sui grandi media. Cosa dovremmo presumere?

Che questo gruppo di esperti stia evidentemente pensando di violare le leggi esistenti, per non dire altro. Sarà interessante vedere cosa accadrà nelle prossime settimane. Nel frattempo, gli italiani stanno diventando sempre più stanchi di questo blocco brutale e inutile e molto probabilmente non aspetteranno di poter uscire dopo il 4 maggio.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.