“Oggi e Domani”, primi appuntamenti

Un giorno mi chiama una giovane donna, cerca una casa in affitto con del terreno. Ha una voce profonda e fragile, determinata e provata. Avrà forse vent’anni, ma le parole provengono da un tempo più lontano. Si chiama Sofia, e non mi stupisce. Fa subito una premessa, doverosa mi dice. Cerca una casa con queste caratteristiche perché assieme a dei coetanei desidera sperimentare una forma di vita comunitaria per realizzare un progetto. Si sono conosciuti dopo il travaglio della pandemia, ognuno con la sua formazione, le sue inclinazioni e attitudini e quest’incontro così raro li ha persuasi di poter comporre i pezzi di mosaico che ognuno portava con sé singolarmente. E’ un progetto educativo, multidisciplinare per dare dimora alle aspirazioni spezzate di bambini, giovani, adulti che non percepiscono più dimora e vagano come loro hanno vagato.

Non posso aiutarla, non possiedo ciò che chiede ma non la dimentico. Mi informo se tra le mie conoscenze vi sia qualcuno che possa dar spazio a questo progetto e purtroppo non lo trovo. Passa qualche settimana, la richiamo per informarla che la mia ricognizione non ha avuto esito ma lei, serenamente, mi dice che nel frattempo hanno già trovato il loro spazio, il loro casale con un vasto terreno dove vivere, lavorare e progettare. Hanno chiesto ed hanno avuto.

Sono a Roma nord, ancora più decisi ed in piena attività, autofinanzieranno il loro primo progetto di centro estivo con eventi a tema di cui non mi descrive oltre, ma già percepisco che questi vent’anni non sono quelli degli stagni per sardine d’allevamento, sono quelli di un altro mare sconosciuto e non sprovveduto, un mare aperto che vogliono navigare.

Io non ho neppure bisogno di pensarci per assecondarli, il deserto è troppo vasto ed il loro spirito ferito ed indomito.

Ecco i primi appuntamenti.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.