PER CARITA’ DI PATRIA..

Mentre in Italia (ed in Europa…all’ipocrisia non v’è mai limite) imperversa la corsa alle dimostrazioni di chi è più buono ed umano, imbeccati quotidianamente come canarini ed esprimendosi solennemente su questioni che sarebbero giustamente e candidamente udibili dalla bocca dei bambini, mentre tutti gridano per un autoapplauso o per l’amplesso di sentirsi parte della cosiddetta comunità dei “cristiani” sulla pelle di disgraziati di cui fondamentalmente, nel quotidiano, non importa un fico secco se non a un’infinitesima parte di italiani, mi chiedo: “ma non ci riusciamo ancora a dire che siamo quelli delle adozioni “ad una certa distanza” o degli sms telethoniani? Questa massa di improvvisati paladini urlanti dei diritti umani non è forse la maschera liquefatta dei “padroni” che vorrebbero vivere tollerantemente accanto ai nuovi schiavi? Non siamo forse un perfetto popolo di veterodemocristiani?

E agli “insegnanti” di Diritto che s’indignano per i morti sullo Stretto e poi s’ammaliano col placido “Zingaretto” vorrei sottovoce confidare che il Diritto, prima di esportarlo, ce lo dovremmo conservare con il cuore.

Se poi invece un Zingaretti sceglie la strada del silenzio sui terremoti delle Magistrature e si accontenta di un’autosospensione dal partito (che non vuol dir nulla) di quel Lotti di cui dice: “mi ha assicurato di non aver commesso alcuna illegalità”, ancora mi chiedo: ma si rende conto che quand’anche non si trattasse di reati si tratterebbe comunque di semplice e limpida questione di opportunità?

Per lui basta una promessa ed un’attestazione di alcuna ingerenza nelle rispettive legittimità. Poi che il suo ex braccio destro alla Provincia e alla Regione sia stato condannato (e subito dimessosi) in appello ad un anno di reclusione in uno dei filoni del “Mondo di mezzo” di Mafia Capitale ma che fa, ma va là, che mai sarà di fronte alla vita di quelli che poi silenziosamente chiameremo Vucumprà?

Sì, perché poi queste persone, convinte come sono d’essere il bene e la ragione (non che ci sia in giro merce pregiata per carità) candidano alle elezioni chi salva le vite in mare, né so per quale cagione questi uomini si facciano da tal partiti candidare, ma forse capisco qualcosa di chi li vota per poi poterlo candidamente dichiarare. Farsi un autoapplauso, votare per se stessi e poter dire: sono orgoglioso d’averlo potuto fare, a prescindere da ogni logica dei partiti e di potere.

Per carità di Patria qui non c’è niente da interpretare, è già tutto talmente sotto al sole, ma dove vogliamo andare..

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.