Cosa continuo a non amare in questo inizio 2017

Non amo la spettacolarizzazione dei salvataggi, non amo quest’accanimento che si accalca su corpi appena tratti dalle macerie, le grida di giubilo attorno a loro che sono, forse, appena usciti dal vicolo strettissimo della loro più indifesa intimità, non amo l’ipocrisia di chi incita agli angeli della salvezza in momenti che dovrebbero essere solo di silenzio e pudore pubblici.

Poi procedo in ordine sparso, per carità senza alcun collegamento di gravità, e continuo a non amare le società immobiliari che alla radio invogliano persone pignorate o con case prossime all’asta a rivolgersi loro prefigurandogli un futuro migliore quando non roseo, non amo le aziende che invitano a vendere il proprio oro o il proprio argento, sempre alla radio perché probabilmente farlo in televisione sarebbe troppo costoso o troppo evidente in un Paese cosiddetto progredito ed in cui non deve mai mancare la speranza.

Non amo che non si strappi più il biglietto al cinema ma si convalidi con il codice a barre e ancor più non amo mezz’ora di pubblicità continua prima di assistere ai film, che pur belli che siano, rimangono sfigurati da miriadi di trailer di cui poi non si ricorda neppure più un titolo ed altrettanti spot che un tempo si detestavano solamente in televisione.

Non amo tutto questo disamore che dilaga sotto la terribile maschera della normalità, del progresso o della cronaca.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.