Hai chiamato

Hai chiamato per chiedermi come sto. Hai chiamato e ho sentito ancora la saldezza della parola sempre e della parola mai.

Non è inflessibile quanto mi dici, è una sostanza, una confidenza fatta solo di incontri per me che non sono un uomo di pensiero ma accanto a te mi sono sentito un po’ vero.

Hai chiamato e ho sentito ancora quell’amorevolezza mai dichiarata, quella cura, quella sutura.

A me basta vedere i tuoi guanti, il cappello nero, il passo e gli occhi sempre presenti, sempre migranti.

Hai chiamato e neppure io sapevo da quanto aspettavo quella tua dolcezza solo dei bambini, quella curiosità degli uccellini.

Credevo d’essere io quello momentaneo, e tu che un giorno m’avresti ricordato senza spasimi, con il tuo cuore fermo, agile, il tuo cuore silenzioso, spontaneo, un cuore mai estraneo.

Leggevamo per ore mentre fuori la Salaria era in tumulto, la mia giovane anima tentennava ma per te solo le parole erano un sussulto, i suoni della strada non potevano alcunché su quelli della bocca, che raccontava, nel silenzio della tua sala.

Potevo dar voce a quello che amavi, in fondo non importava che non fossi all’altezza, anche delle mie piccole beghe, di un sorriso o di un malanimo ti incuriosivi.

Per i sogni soprattutto e le illusioni per quelle particolarmente parteggiavi, per quelle ansimavi, con l’energia e la sfrontatezza dei fanciulli e degli avi.

Leggevamo cose incredibili, chiuso il portone qualche volta mi sono sentito pazzo, ma d’altronde in quelle ore un poco scherzavamo sul fatto di essere due carte un po’ fuori dal mazzo.

Io sono solo un principiante e queste parole neppure le dovrei dire, rispetto a te sarebbero da lasciar subito cadere eppure lo so che con bonarietà le accetteresti e neppure m’accenneresti a cosa avresti da ridire.

Hai chiamato, ed io per quel poco che ho potuto, volentieri e con tutto il cuore, ci sono stato.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.