Bertinotti dove sei? In una clinica di lusso.

L’allora segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti al termine del suo intervento saluta commosso i partecipanti al congresso di Rifondazione Comunista a Venezia il 3 marzo 2005. ANSA / ANDREA MEROLA

 

L’altro giorno ho visto Fausto Bertinotti. Non eravamo per strada o chissà dove ma dentro la clinica Quisisana ai Parioli, probabilmente la più lussuosa di Roma. L’immagine era anche piuttosto tenera, usciva da un esame verosimilmente ecografico e teneva in mano la cinta dei pantaloni che ancora doveva rinfilarsi. L’uomo è invecchiato, cauto come parlava all’infermiere che l’accompagnava, i passi lenti ed il sapore degli anni davvero evidente. Forse sono un populista e dovrei esimermi dal parlare di questa occasione tanto più che politico o meno si tratta pur sempre di una persona anziana e plausibilmente fragile, ma quanto ripenso al Bertinotti comunista tra i comunisti, Bertinotti il purissimo, così vivido di eleganza incendiaria, quel Bertinotti che per un’impuntatura fece cadere un governo. E se ripenso poi al Bertinotti Presidente della Camera allora mi dico che sia: forse il tempo s’incarica, nelle sfumature del vivere quotidiano, di svelarci quello che tanto ardore e tante parole hanno coperto. Forse quel comunismo era solo comunismo d’accatto, forse quella erre moscia era a suo agio più in Confindustria che altrove e d’altronde se lontano dagl’occhi ha scelto la rapida carezza di una clinica ai Parioli, per di più di proprietà del signor Ciarrapico, e non un becero ospedale di popolo o una clinichetta come tante, allora la delusione di un tempo e quella speranza possono finalmente riposare su quell’ecografia che l’ex presidente della Camera forse non avrà neppure pagato perché per le necessità delle istituzioni, seppur ex, forse anche per quelle, ci pensiamo noi.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.