La semplice Profezia del dopo elezioni

Parlando praticamente, stante l’attuale situazione di stallo “magicamente” avveratasi grazie alla legge elettorale, voluta, ricordiamocelo, da una maggioranza larghissima che andava dal Partito Democratico a Forza Italia, dalla Lega Nord ad Alternativa Popolare di Alfano ad Ala di Denis Verdini (fronte compatto, come lo sono sempre stati, anche in questa campagna elettorale, contro il “demone” 5 Stelle), e che ora ci ritroviamo “verginelle” intente a schivarsi un po’ inorridite l’una dell’altra, stante questo stallo studiato per avverare il risultato cosa accadrà? Intanto se potessero, bendandosi gli occhi sul risultato elettorale che ha sbalordito amaramente un po’ tutti quelli di cui sopra (evidentemente con i 5 sensi totalmente compromessi), non tornerebbero tranquillamente all’allegra ammucchiata degli ultimi 5 anni?

Poi però, dal momento che mantenere il posto in una condizione semi accettabile per la popolazione sembra impossibile visto che il voto è stato univoco anche se non lo è la maggioranza (le due cose in Italia non possono coincidere grazie alle sempre brillanti menti di esperti politici), bisognerà scovare qualcos’altro per mantenersi in sella mimando di rimanere indipendenti sulle proprie inflessibili posizioni morali.

Alla ragionevolezza sembrerebbe possibile tornare al voto per tentare di rimuovere lo stallo (checché se ne dica lasciando tranquillamente l’attuale governo a sbrigare l’ordinaria amministrazione), e forse, anche con questa legge elettorale sarebbe possibile dal momento che i “vincenti” destinati ulteriormente a salire sono chiari così come lo sono i “perdenti” destinati inesorabilmente a scendere ed alcuni a scomparire.

Ma chi non vuole e non può rischiare questo preferendo una qualunque altra soluzione alternativa per rimanere in sella ad attendere che magari il tempo modifichi qualcosa o riesca a smemorare qualcuno?

Il Partito Democratico cosa potrebbe aspettarsi da nuove elezioni? Ulteriore disastro o “apocalisse”. Chi è sullo scivolo continuerebbe a scivolare chissà dove.

Liberi e uguali essendosi pressoché auto estinti andrebbe incontro alla probabile estinzione. Quando un progetto non decolla frana e le loro speranze elettorali sembrano evidenti.

Forza Italia appena reduce da una bella batosta elettorale e dal veemente sorpasso della Lega cosa potrebbe aspettarsi e cosa rischiare? Se l’armata comincia a sfaldarsi, e il padre padrone non incanta più il popolo allora il rischio sarebbe troppo alto.

Fratelli d’Italia forse rimarrebbe più o meno dov’è (calcolando la fedeltà identitaria dell’elettorato). I suoi orizzonti elettorali comunque non mirabili si sono compresi.

La Lega probabilmente potrebbe incrementare ancora il consenso ma fin dove? I numeri di oggi sembrano già quasi al top, ma anche un incremento sulla linea del 20% sarebbe possibile.

E poi abbiamo il Movimento 5 Stelle, sicuramente la parte politica più trasversale che, forte del trionfo elettorale, potrebbe arrivare chissà dove. Si sa che le persone sono influenzabili dai “vincenti” (soprattutto da chi potrebbe governare, da solo, in modo indipendente, mostrando senza scusanti cosa sappia fare) e molte altre potrebbero abbandonare formazioni che abbiamo mostrato forti limiti di consenso per dirigersi verso un cosiddetto voto utile, dando così il proprio contributo per uscire dall’”asfissia” dello stallo.

Insomma nuove elezioni favorirebbero sicuramente i 5 Stelle (che magicamente adesso sembrano ottenere anche rispetto istituzionale, il consenso fa proprio miracoli, anche tra i giornalisti!), probabilmente la Lega, ma arrischierebbero più o meno la vita politica di tutti gli altri, e siccome trovo arduo, quando non impensabile, un apparentamento tra Lega e 5 Stelle (che per questi ultimi sarebbe peraltro deleterio se non mortale), e siccome i restanti partiti costituiscono circa il 50% dell’elettorato, si capirà bene che faranno di tutto, possibile e impossibile, per non tornare a votare.

E chi potrà fare il regista di un’operazione di “responsabilità nazionale” (operazione nauseante ma che sembra sempre riuscire) che già si sente aleggiare abbondantemente ed insistentemente? Chi ha potere registico e di “persuasione” in questo senso come ha già dimostrato di “saper” fare? Credo l’affaticato, ma eterno, ricchissimo e sempre influentissimo Berlusconi (avete visto come nessuno mai tra quasi tutti i giornalisti osi sfidarlo o ancora meno interromperlo? Chissà perché?).

E responsabilità nazionale oggi si può solo legare a legge elettorale, quale altra scusa credibile si potrebbe inventare?

Quindi o il Presidente della Repubblica deciderà, essendo la primissima forza politica, di dare incarico ai 5 Stelle di andare in Parlamento a verificare chi ne voterà programma e provvedimenti (magari con voto palese), cosa che però vedo lontana dalla realtà, ci vorrebbe un coraggio extra istituzionale poco immaginabile;

oppure assisteremo alla consueta campagna acquisti che porti la destra leghista al governo (prevedendo che anche parte del Partito Democratico ormai allo sbando potrebbe scindersi ed andare ad irrigare le fila della destra), cosa possibile;

oppure ancora individuare una personalità apparentemente terza, con un governo o una maggioranza mista di tutti gli anti5stelle, che prenda le redimi dell’esecutivo con la solita scusa di rimanere in carica solo il tempo strettamente necessario a cambiare la legge elettorale e garantire stabilità politica al Paese. Cosa che evidentemente non accadrebbe e che permetterebbe ai più di rimanere in sella il più a lungo possibile nell’attesa che il tempo possa cambiare musica (gli elettori, si sa, sono spesso volubili ma con la situazione che c’è forse un po’ meno!). Scenario avvilente ma purtroppo credibile.

Insomma tutto, o quasi, noto, sotto questo cielo.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.