Balotelli fa riflettere grazie a Sgarbi

 

Mario Balotelli fa discutere. Un altro caos mediatico è partito da un video postato dall’ex attaccante di Milan ed Inter su Instagram dove si vede un ragazzo, amico di Balotelli e gestore di un bar vicino Napoli, finire in acqua con il suo scooter per via di una scommessa fatta proprio con il 28enne ex City e Liverpool.

Il vice Premier Matteo Salvini, però, ha usato parole dure per condannare il gesto dell’attaccante attualmente svincolato: “Io lo avrei arrestato. Che immagine diamo dell”Italia nel mondo, se nelle nostre città passa un ricco e viziato giocatore che dice al primo che passa “ti do 2mila euro se butti il motorino nel mare, e questo lo butta davvero!”.

In questa querelle, però, anche Vittorio Sgarbi ha voluto dare una sua interpretazione e dare la sua opinione e l’ha fatto attraverso un video pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook: “Balotelli ha ragione da vendere e deve essere ricompensato dallo Stato perché ha creato emozione. Lui in quel momento ha manifestato il suo potere nei confronti di un ragazzo napoletano, dunque questo ragazzo nero e ricco ha dato 2.000 euro ad un bianco povero e la scommessa è stata fatta, basta”.

Sgarbi ha poi chiuso rincarando la dose: “Non c’è istigazione a delinquere, quale sarebbe il delitto? Non c’è inquinamento dato che le acque sono già inquinate. Infine non c’è nessun gioco d’azzardo perché non c’è nessun contratto scritto. Bravo Balotelli, un grande e straordinario giocatore che questa volta ha perso una scommessa ma ha creato emozione.”

Non ha forse ragione Sgarbi ad ingarbugliare la nostra visione unilaterale, moralista, buonista?
Non è stato forse lui a rendere questo episodio interessante?

Rode vedere un nero ricco “umiliare” un bianco povero, questo è il fatto, il resto sono ciance. E’ questo sfondo razzista che ci portiamo dietro e dovremmo riconoscere.

Questo rimane dell’umanesimo del nostro tempo?

E se saremo “invasi” dalla migrazione è in primis perché la nostra cultura non ha più nulla da esprimere e donare se non menzogna, volgarità, arroganza.

E la Storia, come sempre, farà il suo corso.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.