La casa dell’anima di un vero poeta

“Segnali di Cerami” – tratto da “Musica” inserto della “Repubblica” del 07/2002

Ecco un nome da segnare da qualche parte: Fabio Sabbi. E’ un poeta vero. Giovanissimo. E’ nato nel 1977. La casa editrice “Edizioni del Leone” ha visto giusto pubblicando la sua opera prima: “Odore di sangue”. E’ una piccola raccolta di poesie scritte tutte nel 2000, tranne le ultime due: “La casa dell’anima”, del 1999 e “Ricordo in Maremma” del 1996 (il poeta aveva solo diciannove anni). Non sono messe in fila in ordine cronologico, cercano un respiro spezzato, una variabilità di toni che perfettamente si addice a quella continua “sospensione del giudizio” che è il cuore stesso di ogni singola poesia. L’intelligenza è il segno forte di questo poeta, accostata a una sincerità quasi impudica, di ingenuo candore. Eppure sono versi molto elaborati, pensati, sorprendenti nel sentimento aperto e contraddittorio che infondono nel lettore. L’urgenza (direi l’emergenza) che presiede alla scrittura spinge talvolta verso la deriva prosastica e narcisistica. Ma sono proprio questi rischi che rivelano un’ansia autentica di essere e di capire il mondo. La poesia è sempre dimostrazione di coraggio. E Sabbi ha tutta l’incoscienza dell’eroe. Un che di ipocondriaco, di sfrontato risuona qua e là, e di silenzioso. “I fiori più belli/ sono quelli selvaggi/ che lontano e dolorosamente/ vengono fuori,/ fiori che per caso/ qualcuno ha potuto incontrare,/ e pur senza riconoscerli,/ sa che esistono.”

Fabio Sabbi ha un dono: è poeta per necessità. Nelle sue poesie è completamente assente ogni compiacenza, ogni senso d’appartenenza a una comunità, quella dei poeti, che in molte persone che compongono versi è motivo di rassicurazione e di identità rabberciata. Lui no: scrive suo malgrado. Vorrebbe essere da un’altra parte e fare altre cose. Non ci riesce, e come Pavese che non riusciva a vivere, scrive. Fabio Sabbi va seguito passo passo. Sarà la sua vita a decidere il livello della sua poesia. I presupposti di straordinari risultati ci sono tutti, perché quanto scrive oggi sgorga con naturalezza ben controllata dal linguaggio. Un po’ di felicità in più gli regaleranno versi capaci anche di giocare con se stessi. Il tema di “Odore di sangue” è l’amore: niente di più scandaloso e “inopportuno” per un debuttante. Ma dietro c’è, appunto, il pathos autentico e struggente di Cesare Pavese e la spericolatezza di Caproni: “Se Dio fosse già qui/ cosa potrei fare?” Il poeta è giovane ed è proprio ciò che c’è di giovanile e di generoso in questo volumetto a dirci che dietro a quei versi è nascosto un artista. Vincenzo Cerami

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.