Caro Sindaco che verrà ti confido.. che quando c’era il LunEur

 

Caro Sindaco che verrà,

ti confido che quando c’era il LunEur, quando sentivi quella parola “Eur” sulla bocca dei tuoi genitori non era e non sarebbe stato mai un giorno come un altro giorno. Eur non appariva un quartiere allora, era semplici sillabe di una magia, un’atmosfera unica di essere dentro e fuori una città, una dimensione locale e totale allo stesso tempo. Era l’EUR.

Non avevamo certo la mole di videogiochi, diversivi, distrazioni di oggi, ma quei pochi che avevamo certo non potevano riuscire a distrarci dall’entusiasmo improvviso di quelle tre semplici lettere.

Certo i giochi erano importanti, anche i più semplici come la pesca dei pesci rossi o dei cigni di plastica, ma anche solo passeggiare in quel parco verde e surreale, passare accanto al rumore del ruscello, immaginare il terrore delle montagne russe o le vertigini della ruota panoramica, guardare il drago verde girare attorno al laghetto, solo sostare, riprendere, osservare, sentire e presentire la gioia del primo gioco su cui volare o navigare, solo questo avrebbe potuto più che bastare. Come poteva bastare anche solo incontrarsi lì da adolescenti.

Il LunEur ha chiuso da vari anni, anni in cui ho sentito parlare di parchi tematici sull’antica Roma, Formula 1 cittadina, ho visto nascere mega parchi a Valmontone e forse domani chissà dove, e poi ho visto alcune foto del Luna Park oggi.

Sento parlare di crisi, crisi economica, crisi di valori, crisi di non saper più sognare (economicamente però è il sottinteso), sembra quasi che se il PIL tornasse a crescere usciremmo dalla crisi. E purtroppo forse, oggi, anche i bambini cominceranno a crederci, o forse fortunatamente no. Forse semplicemente sognerebbero di fare un giro al LunEur come lo facevamo noi, e forse ancora lascerebbero videogiochi e distrazioni per un semplice giro, a piedi e in volo. Proprio semplice come semplici erano i giochi, belli com’erano e come lo sarebbero adesso.

Caro Sindaco sa, sento meno parlare di crisi d’immaginazione, di magia, di essere presenti laddove la magia avviene, ti gira attorno, ondeggia nell’aria.

Vorrei poter aver scritto questa lettera con le parole semplici di un bambino con le quali ho iniziato, ma ho 38 anni e non riesco a reperirle più purtroppo, comunque in mente e nel cuore, all’Eur, sono ancora quello.

Sarà una piccola cosa, ma si vive sempre e soltanto di piccole cose come vorrebbero fare tutti i bambini, come noi.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.