Quando sentii la voce di Morricone..

Ennio Morricone, composer

Era una serata di fine giugno dello scorso anno, quando, di ritorno da una passeggiata, decisi di scrivere una lettera ad Ennio Morricone. Il perché è ben descritto nella lettera che riporto di sotto.

Ricordo che appena tornato a casa subito mi misi a scrivere con un certo impeto, non sapevo se l’avrebbe mai ricevuta ma ugualmente sentivo il desiderio impellente di esprimermi e sperare che forse per un caso del destino quelle parole sarebbero arrivate sulla sua scrivania. Era notte che la finii e la inviai. Mi sentivo sollevato.

Poi la mattina dopo, prestissimo, sentii il mio cellulare squillare, ero ancora sul letto e non risposi. Solo più tardi, vedendo quello strano numero, mi decisi a richiamare.

Rispose la voce dolce e sincera di una donna che non sapeva rispondere sull’identità del chiamante se non che probabilmente doveva essere stato il marito, che aveva l’abitudine di fare le sue telefonate molto presto al mattino prima di andare alle prove.

Sentite quelle parole semplicemente chiesi se il marito fosse Ennio Morricone e lei altrettanto semplicemente assentì dicendomi di riprovare a chiamare nel pomeriggio.

Lo feci, e la voce di Morricone appariva tenera ed austera. Mi ringraziò molto per le mie parole ma mi disse di non aver mai pensato alla richiesta che gli avevo fatto né che riteneva potesse essere utile anche una eventuale semplice partitura perché ben poco credeva avrei potuto farmene. Io non ebbi coraggio d’andar oltre e di dire che magari l’avessi avuta quella partitura, magari me la sarei suonata da solo al piano o guardata incorniciata al muro.

Il giorno dopo poi, sempre molto presto, risentii il telefono squillare. Era ancora Morricone dall’altra parte del filo. Mi disse che c’eravamo già sentiti ma che voleva spiegarmi meglio le ragioni per le quali ritenesse inutile comporre una semplice partitura. Io, abbastanza frastornato da quella seconda chiamata, mi affrettai a dire che in fondo il mio più d’ogni altra cosa voleva essere un omaggio e che sinceramente gli ero grato per il tempo che mi aveva dedicato.

Finì lì, ma ricordo nitidamente quanto la sua voce, la sua inclinazione, ed anche la cortesia e la nettezza fossero identiche alle poche volte che lo si ascolti parlare, che sia per la cerimonia della stella alla Walk of Fame di Hollywood o alla consegna del premio Oscar.

 

 

Roma, 29 giugno 2015

 

Caro Ennio Morricone,

perdoni la confidenza, ma non mi riesce di chiamarla diversamente essendo stato accanto e per mano a molti come me, e come un caro amico che non ti lascia, ti consiglia, consola e ama riesce complicato “prendere distanza” anche solo con le parole.

Oggi tornavo da una breve giornata a Filettino (località che probabilmente conoscerà), guardavo il paesaggio mutare e il susseguirsi di case in vendita ed antiche magioni in abbandono, proseguivo per gli Altipiani di Arcinazzo mentre la luce del sole digradava da rendere l’aria chiara e crepuscolare. Pensavo a molte cose, a quel paese, alle persone che scorgevo di lato, e sentivo una musica, Here’s to You di Joan Baez. Proseguivo e quel canto del quale poco riuscivo a comprendere le parole m’incantava, rendeva un sospiro di vita a tutto. Quella canzone, in cui sottotraccia parevo ascoltare l’invito a che tutto fosse possibile, cresceva, si ripeteva magicamente ottava emotiva dopo l’altra, liberava. Curioso ho voluto leggere gli autori di quell’inno e ho letto il suo nome. Quasi non ne sono stato sorpreso.

Lei è stato l’incantatore dei nostri tempi e dei miei che ho 38 anni, e anche oggi, così, inaspettatamente, in un luogo qualunque, è stato lo stesso.

Io non so cosa sarà di quel paese né del nostro Paese, ma il desiderio che sentivo era quello di ascoltare un inno a Lui dedicato che lei avesse potuto donargli. Un inno che non potrebbe certo essere nazionale perché a chiederglielo è un semplice uomo, e la committenza è senza committenza che non un sogno. Forse potrebbe anche solo rimanere tra me e lei e questo suo essere libero giacere come dono di un autore a un sognatore in una giornata di inizio estate.

Pazienti se le sarò sembrato folle e impudente, ma il possibile oggi mi sembra quasi ridotto a nulla e solo l’impossibile pensabile.

La ringrazio e saluto con amicizia.

Pubblicato da aiutobonariacomposizione

Dopo varie esperienze personali di reclami per le più varie esigenze di vita quotidiana in cui purtroppo tutti noi abbiamo modo di imbatterci: dai problemi di richiesta di verifica di bollette spesso discutibili, difficoltà nelle domiciliazioni bancarie e controversie varie rispetto a problematiche relative ad utenze, mancati o tardivi interventi tecnici per il ripristino di servizi interrotti, segnalazioni di situazioni di degrado ambientale oppure ricorsi alle Autorità Garanti o ai sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, ho nel tempo maturato la convinzione e l’esperienza che molti rinunciano alla tutela dei propri diritti o per mancanza di conoscenza o per mancanza di tempo, pazienza, capacità di seguire la burocrazia dei reclami. Eppure, qualora si sappia impostare nel modo giusto un reclamo, un ricorso o una segnalazione, peritandosi di individuare anche i corretti referenti ai quali far giungere la nostra comunicazione, molto spesso buona parte delle problematiche possono essere verificate e risolte senza rinunciare alla tutela dei propri diritti e senza affidarsi da subito all’assistenza di un legale che, oltre a dimostrarsi talora un decisione piuttosto costosa, è anche troppo spesso una strada lunga ed eccessiva per la risoluzione di alcune controversie più facilmente affrontabili con una giusta segnalazione della problematica o ricorrendo a canali di risoluzione spesso disponibili ai cittadini ma dei quali si ha scarsa conoscenza. Sia in prima persona che poi, successivamente, aiutando alcuni miei amici, mi sono reso conto che era possibile, in gran parte dei casi, affrontare problematiche di varia natura semplicemente impostando correttamente la richiesta o la segnalazione di cui necessitavano. Nel tempo molte persone, solo con il passaparola si sono rivolte a me perché “sfinite” da vari disguidi per i quali non riuscivano a trovare risposte, anche a loro, in base al tempo a mia disposizione, ho cercato di dare un aiuto. Più di uno mi ha consigliato di estendere questa mia esperienza alle moltissime persone che avrebbero potuto giovarsene, ed ho sempre risposto che lo avrei fatto se avessi potuto vivere di rendita, poiché impostare un reclamo o segnalazione nel modo corretto necessita di cura, concentrazione e tempo. Poi le continue richieste e la buona percentuale di risposte e di soluzioni, mi hanno convinto a comunicare questa possibilità. Per cui, per chi ne necessitasse, mi rendo disponibile a valutare le necessità di segnalazione, reclamo o ricorso a fronte di un rimborso spese, configurabile come un contributo libero per il tempo necessario alla predisposizione del reclamo (non essendo io né un avvocato né un’associazione di consumatori o altro ma un semplice cittadino). Ho voluto chiamare questa mia piattaforma web A.B.C., acronimo di “Aiuto per la Bonaria Composizione delle Controversie” perché credo che di questo semplicemente si tratti, un’ABC dei diritti che troppo spesso, purtroppo, anche per poca conoscenza o esperienza, paiono non esistere.